Lequile, antico centro del Salento, affonda le sue origini nell’epoca romana. Il suo territorio, ricco di testimonianze storiche, ha attraversato il dominio di grandi famiglie feudali e conserva ancora oggi un notevole patrimonio artistico, architettonico e culturale.
Lequile è un Comune situato nella parte centro-meridionale della provincia di Lecce, nel cuore del Salento. Le sue origini si perdono nell'antichità: secondo una tradizione locale, l'insediamento primitivo sarebbe sorto in epoca romana, come "villa" agricola assegnata al centurione Leculo (da cui deriverebbe il nome del paese). Altri studiosi ipotizzano invece che il nome derivi da “Le Aquile”, simbolo imperiale romano, poi evolutosi in "Lequile".
Durante il Medioevo, Lequile fu parte integrante della Contea di Lecce e successivamente del Principato di Taranto, due importanti entità feudali dell’Italia meridionale. Nel 1291 il feudo fu concesso a Ugo di Brienne, conte di Lecce. Nei secoli successivi, il possesso del feudo passò attraverso numerose famiglie nobili, tra cui i Bonomine, De Marco, Sambiase, Santabarbara e Marescallo.
Nel 1433, Maria d’Enghien, regina di Napoli e contessa di Lecce, lo concesse a Guarino Guarini, barone di San Cesario. La famiglia Guarini mantenne il dominio su Lequile fino al 1531, lasciando significative tracce nella storia locale.
Nel XVI secolo, il feudo passò brevemente alla potente famiglia Doria (1554), per poi attraversare una lunga serie di passaggi dinastici tra i Pansa, Dell’Anna, Graffoglietti, Venato, Imparato e infine i Saluzzo, che ne furono titolari dal 1690 fino all’abolizione del sistema feudale nel 1806, con l'arrivo delle riforme napoleoniche.
La stratificazione storica si riflette anche nell’aspetto urbanistico e architettonico del paese, che conserva numerose testimonianze del suo passato: il centro storico con le sue corti, palazzi signorili e portali barocchi, la Chiesa Madre di San Vito Martire, l’elegante Chiesa di San Nicola, e i resti delle antiche mura.
Lequile ha mantenuto viva nel tempo una forte identità culturale e religiosa, grazie anche a tradizioni popolari radicate e a un patrimonio storico che ne fa una piccola gemma del Salento, oggi sempre più attenta alla valorizzazione turistica e alla tutela della memoria.